Pioniere italiano della cinematografia. Nel 1894 inventa e brevetta il cinetofono (kinetografo), un apparecchio per la ripresa e la proiezione; ma,
a causa di un intoppo burocratico, il Ministero dell'Industria e Commercio rilascerà il brevetto (n° 245032) un anno dopo la richiesta di Alberini, precisamente nel dicembre 1895, poco tempo dopo il brevetto concesso a "le Cinematographe" dei Lumiére.
Alberini studiò la stereoscopia,la tecnica di realizzazione e visione di immagini, disegni, fotografie e filmati, atta a trasmettere una illusione di tridimensionalità, e la ripresa panoramica, apportando diverse migliorie alle macchine da presa da proiezione.
Nel 1901 aprì in Firenze una sala di proiezioni fisse, e poi anche animate, della durata di un minuto; nello stesso anno aprì una sala cinematografica a Roma (il "Moderno").
Nel 1904 fondò a Roma una società di produzione, la Alberini e Santoni,nel 1906 gli stabilimenti passarono alla Cines.
Alberini continuò i propri esperimenti, brevettando un "Cinesigrafo perfezionato" (1910), un "Cinematografo tascabile" (1911), un apparecchio per la ripresa panoramica (1914), che poi cedette a una ditta americana,
e un apparecchio a obiettivo generale. Nel 1935 portò a risultati notevoli gli studi sulla cinematografia stereoscopica.
FILMOGRAFIA:Tra i films prodotti, furono "La presa di Roma" ovvero "La breccia di Porta Pia" (1905); "La malia dell'oro" (1906); "Viaggio di una stella" (1906); "Pierrot innamorato" (1906); il documentario "Terremoto in Calabria" (1905) e alcune comiche.
Bibl:G. Sadoul, Storia del cinema, Torino 1955 - M. A. Prolo, Storia del cinema muto italiano, Milano 1951 - Rizzoli Larousse.